Riciclo e Depurazione dell’acqua

“ L’acqua è il principale elemento presente sulla superficie terrestre e la componente fondamentale degli organismi viventi. E’ una risorsa essenziale per l’umanità, sostiene la prosperità economica e sociale ed è indispensabile per gli ecosistemi naturali e la regolazione del clima.” – Direttiva quadro Acque dell’Unione Europea. Il consumo medio per abitante è di 241 litri al giorno. L’Italia con questo dato si conferma al primo posto in Europa per consumo d’acqua pro-capite. Il consumo medio pro- capite in Nord Europa è di 180-190 litri. 

RICICLO ACQUA PIOVANA 

L’acqua piovana ricopre circa la metà del fabbisogno idrico domestico. Il riciclo dell’acqua piovana è una pratica antica che risale ad almeno 6000 anni fa. Greci e Romani avevano infatti ideato sistemi di raccolta e distribuzione dell’acqua piovana sviluppando tecniche a cui ancora oggi ci ispiriamo. 

Molti sono i vantaggi: 

-innanzitutto l’acqua piovana è priva di calcare e cloro, è idonea per gli elettrodomestici, e l’irrigazione del giardino; 

Per beneficiare dei suoi vantaggi: 

– possiamo installare dei piccoli serbatoi di stoccaggio, grazie ai quali essa viene prima filtrata e poi purificata; 

-può essere utilizzata anche per lo sciacquone del WC, per la pulizia della casa e/o dell’auto. 

DEPURAZIONE DELL’ACQUA PIOVANA 

La depurazione elimina dai sistemi liquidi sostanze estranee o inquinanti. 

Perché l’acqua va depurata? Poiché le sorgenti naturali di acqua potabile vanno esaurendosi gradualmente. Oggi si ricorre sempre di più all’uso di acqua di fiumi, laghi, mari: è questo il motivo per cui tali acque devono essere necessariamente sottoposte a specifici tipi di trattamenti che possano renderle potabili. 

Ciascuno di noi può utilizzare l’acqua piovana. Sfruttando la pendenza del tetto della casa, l’acqua viene fatta confluire in un apposito serbatoio di raccolta attraverso la grondaia. Qui subisce un primo processo di filtrazione, prima di venire convogliata in un secondo serbatoio e qui sottoposta al secondo processo di purificazione, mediante decantazione per eliminare i batteri e le sostanze nocive. In base al tipo di utilizzo dell’acqua piovana gli impianti differiscono nella loro struttura e nei sistemi di filtraggio. 

ACQUE NERE, GRIGIE E BIANCHE: 

Ci sono vari tipi di acque che, a seconda della loro provenienza, prendono il nome in acque nere, acque grigie e acque bianche. 

Le acque bianche sono quelle prodotte dalla natura o usate dall’uomo al loro stato naturale. Si dividono in : 

1. Acque di raffreddamento, ossia quelle che provengono da impianti industriali; 2. Acque utilizzate per lavare le strade; 3. Acque superficiali, ossia quelle pluviali o meteoriche, e di dilavamento; 

Le acque nere si distinguono in: 

1. Acque di scarico industriale; 2. Acque fecali, ossia quelle provenienti dai sanitari del bagno; 

Durante il trattamento di depurazione vengono rimosse sotto forma di fanghi le sostanze indesiderate dall’acqua reflua. Questi sono spesso contaminati con sostanze tossiche e pertanto devono subire anch’essi trattamenti necessari a renderli idonei allo smaltimento. 

I trattamenti riservati a queste acque sono di tre tipologie: 

1. Meccanici: vengono rimossi i solidi non disciolti; 2. Chimici: si tratta nell’aggiungere specifiche sostanze per permettere particolari reazioni 

chimiche così da aggiustare il pH dell’acqua e per disinfettarla; 3. Biologici: microrganismi svolgono l’azione di separare i solidi disciolti in acqua. 

Ma dove vanno a finire tutte le acque reflue? 

Ci sono due tipi di fognatura : a sistema misto e a sistema separato. Il primo raccoglie nella stessa canalizzazione sia le acque reflue che quelle di origine pluviale. Nel secondo invece, si differenziano due tubazioni: uno dedicato alla raccolta degli scarichi civili e industriali che portano al depuratore, mentre l’altro è dedicato alla raccolta delle acque di drenaggio meteorico, che vengono inviate ai corsi d’acqua superficiali. 

• Le acque grigie si dividono in: 

1. Acque di docce, bidet, vasche, lavandini e dei bagni; 2. Acque provenienti dalle cucine e dalle lavanderie; 3. Acque saponate grasse, ossia quelle con presenza di olio e detersivi; 

Queste acque hanno un processo di depurazione più semplice in quanto non contengono sostanze solide di grandi dimensioni. 

Gli impianti per queste acque prevedono cinque fasi: 

1. Filtrazione grossolana: prevede la rimozione di corpi sospesi come lanugine e capelli; 2. Raccoglimento delle acque in serbatoi; 3. Trattamento e disinfezione: le acque vengono sottoposte a un sistema di ultrafiltrazione , nel 

quale sono utilizzati particolari membrane che favoriscono l’eliminazione degli inquinanti; 4. Conservazione in cisterne adatte; 5. Rinvio all’utilizzo domestico: l’acqua può essere utilizzata per lo scarico del WC o per 

l’irrigazione. 

METODI DI DEPURAZIONE: 

I metodi di depurazione più comodi e usati sono due: 

1. SEDIMENTAZIONE: 

Questa procedura consiste nell’inserire l’acqua in opportune vasche, dove le particelle solide si depositano grazie alla forza di gravità. L’insieme di queste particelle viene chiamato “ fanghi di sedimentazione “. Questo sistema permette di eliminare la torbidità dell’acqua causata dalla sospensione delle particelle. 

1. FILTRAZIONE: 

Questo processo serve ad eliminare le particelle ancora presenti nell’acqua. Viene svolto in due modi: 

• filtrazione lenta: le vasche sono di cemento con strati di ghiaia, pietrisco e sabbia. L’acqua è inserita nelle vasche dall’alto e passando di strato in strato si purifica . Questo è il metodo più efficace, ma anche il più lento e che richiede maggiore manutenzione; • filtrazione rapida: le vasche sono di acciaio con uno strato di ghiaia e uno di sabbia. L’acqua è sempre introdotta dall’alto in un sistema chiuso e sotto pressione.