La migrazione climatica: una nuova pericolosa realtà

Secondo recenti studi, entro il 2100 in alcune aree del pianeta  il solo fatto di uscire di casa per qualche ora potrebbe comportare conseguenze fatali, anche per gli esseri umani più sani. Il cambiamento climatico è un fenomeno di cui si parla da decenni, ma solo ora le sue conseguenze iniziano a diventare urgenti: lo sfollamento di un numero incalcolabile di persone e di animali dalle loro case, alla ricerca senza fine di un nuovo posto da chiamare casa.

Quando i media si occupano di disastri legati al cambiamento climatico, ne mostrano di specifici. Chiedono la collaborazione dei cittadini, mostrano la situazione praticamente ogni minuto per diversi giorni; tuttavia, in breve tempo, la situazione cessa di essere d’attualità e quindi presto dimenticata. Ma le conseguenze del cambiamento climatico vanno ben oltre i disastri specifici e quei pochi giorni di continue notizie al riguardo. Il cambiamento climatico ha implicazioni devastanti a lungo termine. Una di queste è il nuovo fenomeno dei migranti climatici.

Le avversità affrontate da questo tipo di migranti variano in misura maggiore o minore a seconda della regione. Nelle aree non sviluppate, come l’Africa centrale e meridionale, le loro vite sono estremamente colpite da questa situazione, che sta diventando un problema rilevante per la loro sopravvivenza. 

I pastori nomadi si spostano costantemente alla ricerca di nuovi territori per nutrire il bestiame a causa dell’assenza di piogge. Molti gruppi terroristici sostengono solo una di queste tribù agricole, causando un’escalation di violenza tra le stesse tribù. Inoltre, se il livello del mare continuerà a salire molte città scompariranno, provocando un aumento dell’immigrazione e il conseguente sfollamento di molte persone laddove già le risorse sono insufficienti. 1

In un mondo sempre più teso all’isolazionismo e alla chiusura delle frontiere, i migranti climatici incontrano molte difficoltà a trovare un rifugio. Anche i paesi sviluppati di tutto il mondo stanno lottando contro l’attuale tendenza alla chiusura delle frontiere, per far fronte alla nuova e pressante necessità umanitaria innescata dalla crisi climatica. Come afferma Francois Gemenne, autore di spicco dell’IPCC ed esperto in migrazioni internazionali, “sollevare lo spettro di una nuova crisi migratoria in atto rischia di rafforzare l’attuale modello di chiusura delle frontiere e la tensione sulle questioni migratorie”. 2

È evidente che tutti i paesi hanno urgente necessità di un quadro giuridico unitario che si occupi della migrazione climatica. Il potenziamento delle leggi e delle politiche è fondamentale per affrontare in modo olistico lo sfollamento legato al clima, che spinge milioni di persone ad abbandonare le proprie case. 

Questo nuovo quadro normativo dovrebbe assistere i migranti climatici e combattere la xenofobia. Organizzazione e solidarietà saranno fondamentali per “far convergere i migliori interessi dei migranti climatici, dei paesi ospitanti, dei paesi di origine e dei paesi di transito”. Ciò significa vie d’accesso legali per diversi tipi di migrazione, migrazioni interne e confini più aperti”, ha dichiarato Gemenne. 2

Molte organizzazioni stanno cercando di influenzare e di sensibilizzare l’opinione pubblica, come nel caso di Climate Refugees, che ha redatto una serie di raccomandazioni, alcune delle quali rivolte concretamente all’amministrazione Biden nell’aprile 2021, tra cui spiccano le seguenti:

  • “Inserire i fattori climatici nei percorsi di asilo esistenti”
  • Migliore comprensione del “contesto storico, dell’emarginazione, della violenza, dell’instabilità e dell’intersezione del cambiamento climatico con i mezzi di sussistenza e l’insicurezza alimentare nella regione”
  • Comprendere che “la migrazione proveniente da aree costiere sempre più inabitabili è molto più che una semplice probabilità. Dall’innalzamento del livello del mare alla desertificazione, dall’aumento della siccità alle tempeste sempre più violente, gli effetti della crisi climatica vengono già sperimentati in prima persona in tutte le loro forme: allarmanti, minacciose e devastanti. Gli eventi meteorologici estremi colpiscono in modo sproporzionato le comunità di colore, ossia quelle meno in grado di spostarsi”.
  • “La decisione di migrare o meno è complessa e difficile da prevedere”. Gli eventi imprevisti accadono ed “è necessario proteggere tutte le persone sfollate o costrette a migrare a causa dell’ impatto dei cambiamenti climatici, sia internamente che attraverso i confini internazionali”.
  • “Proteggere i diritti degli sfollati climatici è essenziale. I governi devono impegnarsi maggiormente per aiutarli, mentre i cittadini devono essere pronti ad aprire le loro comunità ai migranti climatici”. 2

E anche se alcune di queste raccomandazioni sono rivolte agli Stati Uniti, possono essere estese ad altre zone, sempre considerando le peculiarità di ciascuna.

Per concludere, il cambiamento climatico è chiaramente un elemento di conflitto geopolitico e sociale; non solo causa di problemi ambientali, ma anche di altre importanti complicazioni. Un cambiamento che sta diventando sempre più frequente e irreversibile: ogni giorno conta. È per questo motivo che i politici devono agire ora, definendo un quadro giuridico solido; allo stesso modo, la società deve intervenire per ottenere una vera inclusione sociale. 

1 A. Alija. 2021. Escenarios Internacionales II. Antonio de  Nebrija University.

2 C. Fortuna. 11 April 2022. The New Phenomenon Of Climate Migrants. Clean Technica. [website] Available at: <https://cleantechnica.com/2022/04/11/the-new-phenomenon-of- climate-migrants/>

BIBLIOGRAFIA

A. Lustgarten. 2020. The great climate migration. New York Times. [website]

Available at: <https://www.nytimes.com/interactive/2020/07/23/magazine/climate- migration.html>

E. Im, J. S. Pal, E.A.B. Eltahir. 2 August 2017. Deadly heat waves projected in the densely populated agricultural regions of South Asia. Science Advances. [website] Available at: <https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.1603322>

C. Fortuna. 11 April 2022. The New Phenomenon Of Climate Migrants. Clean Technica. [website] Available at: <https://cleantechnica.com/2022/04/11/the-new-phenomenon- of-climate-migrants/>

A. Alija. 2021. Escenarios Internacionales II. Antonio de Nebrija University.

Autore: Irene Huerta

Traduttore: Ana Lívia Prudente