La tormenta elettrica – fascino tra l’umanità. Thomas Edison e Nikola Tesla erano affascinati dall’elettricità e l’energia, cercando di svelare i segreti del nostro universo. Se uniamo entrambe le scoperte, potremmo trovare una risposta per fermare l’utilizzo dei combustibili fossili? Potrebbe essere la corrente continua la risposta?
Papa Francesco crede nel concetto de “l’ecologia integrale” secondo cui tutte le relazioni e connessioni che esistono sul pianeta Terra sono interconnesse tra loro, dagli esseri umani agli animali e piante, ad un livello atomico nelle sue reti ecologiche. Tuttavia, il maggiore ostacolo per il cambiamento è stato il nostro diritto dell’essere umano alle risorse globali. Questo può vedersi nel corso di tutta la storia, iniziando dalle spedizioni spagnole in Sudamerica per rubare oro e diamanti dalle terre e dai popoli nativi, seguito da un corso analogo cento anni dopo che portò alla schiavitù nello Stato Libero del Congo per estrarre tanto avorio quanto caucciù e il viaggio degli europei in Sudafrica in cerca di diamanti.
Tutte queste risorse sono state date per scontate. Dicono che l’ignoranza è una benedizione, ma fino a che punto è davvero tale? Nathan rutstein crede che “il pregiudizio è il compromesso emozionale dell’ignoranza”. Approfondito ancor di più, Papa Francesco rivela che il mantra umano “tutto gira intorno a me” deve cambiarsi per una prosperità e un proposito condiviso “fatto di semplici gesti quotidiani che rompono con la logica della violenza, lo sfruttamento e l’egoismo … [mediante] una autentica umanità”. Questo significa che dovremmo prenderci cura dei poveri e al sud globale che hanno benedetto il pianeta con tutte queste meravigliose risorse naturali. Questo significa “città più efficienti e ospedali che accolgono i poveri, un commercio più piccolo/locale, un miglior trasporto pubblico, rispetto di tutte le specie e un nuovo approccio alla qualità della vita al di sopra della quantità dei beni”.
Un esempio di autentica umanità può vedersi nella serie di libri “Le leggende di Tarzan”, dove Tarzan fu capace di connettersi realmente con la natura e le specie selvagge della selva e una profonda gratitudine verso di loro alimentato dal suo desiderio di proteggerle.
Il fisico Fritjof Capra scrive:
“Nel cuore stesso della nostra crisi globale si incontra l’illusione che la crescita illimitata è possibile in un pianeta finito… in questo sistema economico, la credenza irrazionale nella crescita perpetua si realizza in modo implacabile promuovendo un consumo eccessivo e un’economia da usare e gettare che consuma molta energia e risorse, generando rifiuti e inquinamento e consumando le risorse naturali della Terra”.
Prima di smascherare le possibili soluzioni per il cambiamento climatico, ci addentreremo in ciò che è l’energia e ciò che significa per il futuro del nostro amato pianeta Terra.
Che cosa è l’energia?
Isaac Newton stabilì la legge fondamentale della fisica coinvolgendo la massa, la forza e il momento. La sua seconda legge del movimento permise di derivare le unità di base di energia, essendo 1 joule la forza di 1 newton, che è la massa di 1 kg accelerata da 1m/s2 adendo su una distanza di 1metro (Westfall, 1971). Tuttavia, la legge di Newton si riferisce solo all’energia cinetica (meccanica).
La nostra comprensione pratica dell’energia si ampliò enormemente durante gli esperimenti del XIX secolo con la combustione, il calore, la radiazione e il movimento (C. Smith, 1998; e D.S.L. Cardwell, 1971). Questo ha portato alla definizione più comune di energia, “la capacità di lavorare”. Il lavoro è un “atto fisico generalizzato di produrre un cambiamento di configurazione di un sistema in opposizione a una forza che resiste a tale cambiamento”. (J.C Maxwell, 1872). Secondo Vaclav Smil, queste definizioni di energia non forniscono ancora una comprensione intuitiva di esso, fino a quando non si riferisce a Richard Feynman, che ha affermato che “l’energia ha [molte] forme diverse e c’è una formula per ciascuna di esse. Queste sono: l’energia gravitazionale, l’energia cinetica, l’energia chimica, l’energia termica, l’energia elastica, l’energia elettrica, l’energia radiante, l’energia nucleare e l’energia di massa” (R.Feynman,1988). Feynman conclude quindi che “nella fisica attuale non si sa cos’è l’energia. Non abbiamo un’immagine che l’eneergia viene in piccole macchie di una quantità definita”, tuttavia afferma che ci sono formule per calcolare qualche quantità numerica e quando si sommano tutte, dà sempre lo stesso numero; trasformandola in qualcosa di astratto, che non rivela le ragioni di queste diverse formule.
Lla minaccia di danni irreversibili causati dal cambiamento climatico ha spianato la strada all’energia verde. Vaclav Smil ritiene che si tratti di una cattiva comprensione dell’energia, “chiedendo ingenuamente un passaggio quasi istantaneo dagli abominevoli, inquinanti e finiti combustibili fossili all’elettricità solare superiore, verde e sempre rinnovabile”. Mentre, al contrario, gli idrocarburi liquidi raffinati dal petrolio grezzo hanno “la più alta densità energetica di tutti i combustibili comunemente disponibili” (Vaclav Smil, 2022). Nonostante ciò, l’Onu ha sottolineato l’importanza dell’energia pulita nell’SDG7 con l’obiettivo di garantire un’energia accessibile e pulita per tutti entro il 2030 (ONU – SDG 7: Energia sostenibile e pulita, 2022). L’energia pulita si riferisce alle energie rinnovabili come solare, eolica, mareomotrice, idroelettrica e geotermica (EDF, 2022) necessarie per raggiungere il livello zero, un concetto volto ad eliminare la CO2 dall’atmosfera.
Un articolo del New York Times suggerisce che il “lavaggio verde” è un grosso problema. Il “greenwashing” è un termine colloquiale utilizzato per descrivere affermazioni false o non provate nei registri ambientali di un’azienda e una società di ricerca tedesca, il New Climate Institute , classificò 25 multinazionali come molto basse per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (Manuela Andreoni, 2022). Il rapporto del gruppo afferma che è più difficile che mai distinguere tra la vera leadership climatica e le dubbie affermazioni sulla creazione di energia più pulita” (Ibis).
Il passato si ripete – Quale è la trappola dello “zero netto”?
An astonishing fact dates from 1926, at Nikola Tesla’s seventieth birthday press conference, when he revealed the successes of the Second Industrial Revolution and the environmental consequences that were to be felt during the remaining of the 20th and beginning of the 21st Century:
“prima della fine di questo secolo, saremo in grado di comunicare istantaneamente con una semplice attrezzatura tascabile… i terremoti saranno più frequenti. Le zone temperate diventeranno fredde o torride… e alcuni degli incredibili sviluppi non sono così lontani”.
Se Tesla sapeva nel 1926 che il cambiamento climatico era reale e dovuto alle rivoluzioni industriali e che il mondo intero sarebbe stato in pericolo di una futura apocalisse, perché il resto del mondo non gli ha creduto? Perché è dovuto andare oltre il documentario “la verità imbarazzate” di Al Gore per capire che gli effetti sono reali? Sono stati i politici e gli imprenditori ingenui e autorizzati ad esserlo a suo tempo o sono stati persuasi dall’avidità? Molto probabilmente è un mix di entrambi.
Tuttavia, non possiamo continuare a incolpare gli errori dei nostri antenati per cercare la soluzione giusta per il futuro. Ma Net-Zero è la strada giusta e la nostra unica salvezza?
Beh… La regola d’oro per raggiungere l’Obiettivo Zero è che un’azienda identifichi e comunichi tutte le emissioni che genera, le riduca per quanto possibile e poi, se ha ancora emissioni che non può ridurre, l’azienda investa in “progetti che evitano le emissioni altrove o che estraggono il carbonio dall’aria per raggiungere un equilibrio “netto-zero” sulla carta” (Miltengerger, 2021). Il problema di questi obiettivi “Net-Zero” è che non esiste una norma a cui attenersi e che si concentra su un approccio di prova ed errore che non è abbastanza buono per risolvere i problemi legati al clima. Inoltre, un’azienda può scegliere di non reinventare la propria supply chain per ridurre le emissioni e affidarsi esclusivamente alle tecnologie di cattura del carbonio
BP ne è un ottimo esempio. Nel febbraio 2020, poco dopo la pandemia, la BP ha annunciato che avrebbe fatto tutto il possibile per ridurre le emissioni entro il 2050. Può sembrare promettente, ma le affermazioni di BP su Net Zero si applicavano solo alle emissioni dirette causate dalla perforazione e dalla lavorazione di petrolio e gas e non alle emissioni dei suoi prodotti, come i gas di scarico delle automobili. Ciò significa che BP ha potuto affermare di essere rispettosa dell’ambiente riducendo le emissioni delle sue operazioni, senza tener conto della distruzione inquinante della sua benzina o del suo gas naturale. Attualmente, BP non sta riducendo le emissioni delle sue infrastrutture e raffinerie. Quindi, questo dà alla BP un margine di manovra per emettere grandi quantità di gas serra a piacimento fino al 2049, compensa tali emissioni con operazioni di piantagione di alberi di massa o con una tecnologia di sequestro di carbonio non ancora provata a livello mondiale. Successivamente, nell’ultimo anno si concentra e concentrerà su “assorbire tutte le emissioni che ha creato “attraverso i due metodi sopra menzionali e probabilmente BP continuerà a inquinare in futuro mentre utilizza vagamente il termine “Obiettivi Netti Zero” o “Impresa Ecologica”.
In breve, New Zero non significa zero emissioni, significa solo ridurre la nostra dipendenza dal petrolio e dal gas. Aziende come la BP lo sanno e possono continuare a trovare lacune nel quadro sistematico, poiché in un’economia capitalista “il profitto e la concorrenza” incentivano questo sfruttamento a partire dal lavaggio verde e dall’inganno politico, rendendo più facile “fare più soldi affermando di non inquinare che non inquinando realmente”.
In 2019, a report by Lisa Song suggested that “if the world were graded on the historic liability of carbon offsets, the result would be a solid F”. Her main message was that the current programs aren’t working to reduce CO2 in the atmosphere. Jason Gray shares the same sentiment by going even further in suggesting that “if [the world waits] to have the perfect information, it might be too late.”
Come possiamo essere più sostenibili?
Industria manifatturiera, trasporti e agricoltura non sono gli unici settori che devono essere rivoluzionati. Sono anche i consumatori. Se come società consumiamo meno, possiamo ridurre gli effetti del cambiamento climatico? Siamo pronti come società a fare una pausa e invece usare il nostro ingegno, cioè la nostra inventiva, per trovare uno stile di vita sostenibile? Se imparassimo a cucire quando c’è un piccolo strappo nei nostri vestiti invece di buttarlo via perché “sembra vecchio” o “è la moda della scorsa stagione”, cambierebbe qualcosa? Se guardiamo al nostro regime di auto-cura, ci sono piccoli cambiamenti incrementali che possiamo fare ora, che ci aiuteranno domani, invece di dipendere dall’elettricità?
Abbiamo bisogno di stare sempre con il telefono o è possibile fare a meno dei dispositivi elettronici?
Quali sono i cambiamenti che possiamo fare ora come società che, grandi o piccoli, possono influenzare positivamente i modelli climatici di domani e dopodomani, invece di aspettare i dati?
Una volta che saremo in grado di capirlo, oltre al fatto che le industrie manifatturiere ed energetiche faranno dei veri cambiamenti incrementali, potremmo essere sulla strada giusta per prevenire l’inevitabile: la fine del mondo.

Traduttrice: Alessandra Monopoli
Spanish: Lourdes Molina
Italian: Alessandra Monopoli
French: Divine Danga
Portuguese: Elisa Braga
Bibliografia:
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Miltenberger, Oliver; and Potts, Matthew. “Why corporate climate pledges of ‘net-zero’ emissions should trigger a healthy dose of skepticism.” March 25, 2021. Accessed July 13, 2022. https://theconversation.com/why-corporate-climate-pledges-of-net-zero-emissions-should-trigger-a-healthy-dose-of-skepticism-156386
Reese, Thomas. “Integral ecology: everything is connected.” August 27, 2015. Accessed July 13, 2022. https://www.ncronline.org/blogs/faith-and-justice/integral-ecology-everything-connected
Rutstein, Nathan. “Quotes”. Goodreads. https://www.goodreads.com/quotes/9030305-prejudice-is-the-emotional-commitment-to-ignorance
Song, Lisa. “An Even More Inconvenient Truth: Why Carbon Credits For Forest Preservation May Be Worse Than Nothing?” May 22, 2019. Accessed July 18, 2022. https://features.propublica.org/brazil-carbon-offsets/inconvenient-truth-carbon-credits-dont-work-deforestation-redd-acre-cambodia/
Smil, Vaclav. How the World Really Works. 2022; Milton Keyes. Penguin Random House.
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