Entro il 2050 circa il 30% della popolazione europea avrà problemi nell’accesso all’acqua. Questa realtà che ci sembra così lontana è più vicina di quanto pensiamo. Siamo abituati a sentire parlare di emergenza idrica in Africa e in alcune zone dell’Asia, e pensiamo che l’emergenza non ci toccherà mai. E invece anche l’Europa rischia di venire travolta da quello che potrebbe presto diventare il principale problema della popolazione mondiale: l’accesso all’acqua potabile. Ne sono una testimonianza i problemi di siccità quest’estate dell’Italia, della Romania, della Repubblica Ceca e della Spagna. Le cause di tale problema sono il cambiamento climatico e gli sprechi causati dalla cattiva gestione dell’acqua nel settore agricolo, nel settore industriale e in quello domestico. Questi fattori porteranno a delle conseguenze. L’innalzamento del livello del mare, che già da tempo persiste, questo comporterebbe l’aumento della salinità dei fiumi che potrebbe rivelarsi un problema per la loro fonte di acqua dolce che noi beviamo. Dall’altro lato gli sprechi incideranno ancora di più in concomitanza con la netta diminuzione di acqua potabile. Oltre a questi due problemi si deve contare il continuo aumento della popolazione che nel 2050 si pensa raggiungerà 9,7 miliardi di persone. Quindi la richiesta di acqua aumenterebbe ulteriormente, ma la disponibilità non sarebbe abbastanza e questo potrebbe causare un grande disagio.